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L’autoconsumo è quella parte di corrente elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e consumata direttamente dall’utente. Quindi maggiore è la quota di autoconsumo e maggiore sarà la convenienza ad aver installato un impianto. Infatti l’energia venduta alla rete (immessa) viene valorizzata da 0,1 a 0,15 €/kWh, mentre l’energia autoconsumata può valere mediamente da 0,24 a 0,34 €/kWh.

Ogni kWh prelevato dall’impianto si traduce quindi in risparmio in bolletta, e spesso i costi del kWh preso dalla rete sono molto più elevati di quello che normalmente si pensa in quanto sono legati alle fasce orarie, al tipo di contratto, allo scaglione di consumo e a continue variazioni. Da questo punto di vista il fotovoltaico ha l’effetto di abbattere innanzitutto i costi più cari di bolletta, quelli che derivano dal consumo delle ore centrali, che sono quelle in cui l’impianto produce di più.

Già oggi per alcune tipologie di situazioni (si pensi all’impresa che ha dei cicli produttivi che richiedono assorbimenti durante il giorno)  è possibile realizzare impianti fotovoltaici in modo conveniente a prescindere da qualsivoglia contributo. Per gli impianti più propriamente residenziali l’installazione risulta molto conveniente se abbinata ad esempio alle detrazioni fiscali, e questo anche  in presenza di percentuali tipiche di autoconsumo intorno al 20/30%. I risultati legati al ritorno economico degli impianti realizzati con le detrazioni e messi a raffronto con i risultati che derivavano dal Conto Energia, ci dicono che la convenienza è rimasta  invariata, se non migliore.

Tuttavia già oggi l’utente può mirare ad incrementare le percentuali di autoconsumo, semplicemente modificando un po’ le abitudini e scegliendo il momento propizio per attivare i consumi elettrici, potendosi dotare anche di strumenti per la gestione intelligente dell’energia che consentono di intervenire in modo automatico, grazie a centraline comunicanti con l’inverter e a prese radiocomandate. La quota di energia presa dall’impianto può essere ulteriormente incrementata utilizzando appositi sistemi di stoccaggio (batterie), prelevando appunto da essi l’energia prodotta e non consumata durante il giorno, energia che anziché finire in rete, viene immagazzinata negli accumuli.

Una quota di autoconsumo rilevante c’è nel periodo serale o la mattina presto e grazie agli accumuli, parte di queste necessità può essere coperta dall’energia prodotta dall’impianto. È evidente, come si ripete, che la convenienza del fotovoltaico e dell’autoconsumo dell’energia autoprodotta non è  da ricercarsi solo in aspetti puramente economici, ma anche nella concreta possibilità di  garantire all’utente l’indipendenza dall’aumento dei costi dell’energia elettrica; questo  è il vero vantaggio.

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